Un’occhiata da vicino ad iBooks Author, Textbooks e l’Esclusività

Ieri abbiamo pubblicato un’articolo ha proposito della clausola sull’esclusività sugli iBook, che ha generato un po’ di confusione. Per chiarire, Apple non rivendica diritti esclusivi di vendita per il contenuto dei libri di testo pubblicati, ma per il formato di output specifico (iBook), generato dal loro strumento iBooks Author.

 

Ieri Apple ha rilasciato un facile strumento da usare chiamato “iBooks Author“, che permette a chiunque (editori ed utenti), di creare iBooks interattivi, con testo, video, immagini ed altro ancora. Come Apple ha citato nel corso del loro evento mediatico, la disponibilità di uno strumento per creare libri digitali era carente. iBook Author, può esportare progetti in un certo numero di formati diversi, compreso il formato iBook, PDF e testo.

 

Il formato iBook (2° versione),  è un formato migliorato e creato da Apple sulla base di ePub 3, ma con aggiunte e modifiche, specifiche per Apple. Queste aggiunte sono state fatte per aggiungere nuove funzionalità e interattività, al formato come mostrato durante l’evento.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=KJxZG2Nv4KA[/youtube]

Allo stato attuale, questo formato iBook funziona solo con i dispositivi Apple iOS, e non funziona su altri dispositivi. Ed è per questo, che Apple, ha limitato la vendita dei documenti con il formato iBook proveniente da iBooks Author, dall’App Store. VenomousPorridge si scaglia contro questi termini che suggeriscono il tentativo da parte di Apple di controllare il formato di output, ed in alcuni casi questi tentavi non reggono:

Per esempio: supponiamo che EULA di Apple sia valido, ed io accetti i termini e le condizioni che mi vengono imposte dall’utilizzare la nuova app di Apple. Ora supponiamo che creo un iBook, e che lo dia a qualcuno che non ha iBooks Author, e che non è parte del contratto di licenza, e questa persona decide di vendere il libro sul proprio sito web. Che cosa succede?

Come fa notare John Gruber, Apple forse non vuole alimentare i contenuti della concorrenza, come Amazon o Google.

In secondo luogo, iBooks Author, potrebbe essere uno strumento, utilizzato contro la concorrenza, come Amazon o Google. L’output di iBooks Author, è stato adottato da Apple, per raggiungere gli obiettivi che volevano.

Come abbiamo detto, il formato iBook non è nemmeno compatibile con altri dispositivi, ma è facile immaginare che la compatibilità potrebbe arrivare da Google o Amazon qualora il formato dovesse decollare. Apple inoltre ha un vantaggio con le loro applicazioni in App Store, in quante non possono essere utilizzate su altri dispositivi.

AllThingsD, si chiede il motivo per cui gli editori, dovrebbero vendere i propri testi a 15$, quando gli stessi testi in formato cartaceo possono essere venduti ad un prezzo molto più alto. Secondo il CEO di McGraw-Hill, la società prevede di compensare le vendite con un volume d’affari molto più alto. Almeno nel mercato dei libri di testo per le scuole superiore, McGraw-Hill, vende questi testi per 75$, e questi testi vengono mantenuti per cinque anni. Per 15$ il testo viene venduto direttamente allo studente, e la società prevede di percepire ricavi annuali ricorrenti dagli studenti.

Non tutti sembrano convinti di questa soluzione. Macworld ha parlato con un dirigente della Houghton Mifflin Harcourt il quale sostiene che il formato dovrebbe essere supportato su diversi tipi di dispositivi per essere competitivo.

Via | MacRumors

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