Attenzione alle app fasulle nell’App Store

Chi è abituato a usare l’App Store potrebbe essere incappato, in tempi recenti, nel problema delle app fasulle. Di cosa si tratta? Sono applicazioni di vendita al dettaglio – secondo alcune stime, diverse centinaia – che permettono di acquistare prodotti contraffatti in arrivo dalla Cina. Le firme di Ferragamo e Dior, ma anche le catene Foot Locker e Dollar Tree, sono finite nel mirino di queste app, che si caratterizzano per loghi ingannevoli e nomi simili a quelli originali, così da far pensare agli utenti di avere a che fare con rivenditori ufficiali. Sono gli sviluppatori cinesi, secondo chi si occupa di sicurezza informatica, i responsabili di questa invasione di fake.

Apple nelle ultime settimane si è dedicata alla rimozione di diverse app fasulle dal suo App Store, ma il problema è già noto da tempo, essendo stato scoperchiato da un’inchiesta giornalistica del New York Times (ma anche il New York Post ha ricevuto diverse segnalazioni in proposito). Branding Brand è una società che fornisce assistenza e consulenza ai grandi marchi nel settore del commercio online, e il suo chief executive Chris Mason ha riferito di una crescita esponenziale di app fasulle: un campanello di allarme che non può essere trascurato.

App Store: attenzione ai fake

individuare app fasulleDa parte di Apple, è stato reso noto che gli sforzi per garantire la sicurezza dei clienti sono sempre massimi. Resta da capire, però, se i problemi riguardino unicamente i brand che vengono copiati o se coinvolgano anche i consumatori. In realtà, sono proprio i consumatori quelli più esposti, in quanto al momento del pagamento potrebbero avere a che fare con pericoli significativi: le app fasulle, infatti, spesso includono dei malware attraverso i quali possono essere sottratti i dati e le informazioni delle carte di credito. Non solo: in alcuni casi gli smartphone di chi scarica le app fasulle vengono bloccati fino al momento in cui non si paga una sorta di riscatto.

In altri casi, le applicazioni in questione suggeriscono agli utenti di eseguire l’accesso attraverso il proprio profilo di Facebook, e in tal modo riescono a ottenere numerosi dati personali. Per evitare inconvenienti, dunque, il consiglio è quello di stare alla larga da applicazioni che sembrano scritte in un inglese non corretto così come da quelle che hanno dei menù in apparenza non logici. Attenzione, inoltre, alle app prive di storia, e che quindi non hanno versioni precedenti rispetto a quella che è stata appena installata.