Class Action in arrivo per la privacy su iOS

 

Lo scandalo causato dalla privacy sui dispositivi iOS, attraverso la segnalazione all’FTC e la promessa da parte di Apple di controlli più severi, sembra non aver esaurito la sua energia. A seguito di tutte queste vicissitudini, un manipolo di tredici utenti ha sporto denuncia e dato il via ad una potenziale class action dagli esisti imprevisti. Nel novero dell’accusa, tuttavia, sarebbero finite società oramai chiuse ed altre sulla cui responsabilità esistono tuttora molti dubbi.

 

L’accesso non autorizzato ai dati sensibili degli utenti avrebbe trasformato app come Path, Twitter ed Instagram in un “radio-faro mobile” che ha “esposto pubblicamente” liste di contatti altrimenti private. La lista di tutte le app, in fragranza di reato, è molto più lunga e soprattutto contempli nomi il cui dolo non è stato ancora verificato; parliamo di Beluga, Burbn, Chillingo, EA, Facebook, Foursquare, Foodspotting, Hipster, Gowalla, Kik, LinkedIn, Rovio, and ZeptoLab.

E considerate che Burbn ha chiuso i battenti due anni fa, che LinkedIn ha affermato ufficialmente di non aver mai avuto accesso ai contatti e che Beluga e Gowalla, invece, sono stati nel frattempo acquisiti da Facebook.

Le violazioni riguarderebbero l’Electronic Communications Privacy Act, federale, e il Wiretapping Act del Texas; la speranza è di ottenere il blocco di tali software e danni tripli per ogni presunta violazione messa in atto. A dire degli esperti, comunque, c’è una grossa possibilità che la causa venga respinta in parte o in toto dal giudice.

 

Via | melablog

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